sabato 1 novembre 2014

Emozioni da runner!

Lo so... lo so... mi ero ripromesso di "aprire" questo nuovo post rivelando gli obiettivi del prossimo anno, ma le idee non si sono ancora schiarite del tutto e non è quindi il caso di sbilanciarsi troppo...

Per ora, mi soffermerò quindi su altre vicende; nello specifico sulle tre mezze maratone che ho corso nelle ultime sei settimane.

A metà settembre, come già avevo avuto modo di segnalare nel post precedente, ho affrontato la Run Tune Up (la mezza maratona di Bologna) nelle vesti di pace maker!

Rischio di passare per vanitoso se affermo che i palloncini bianchi legati alla canotta mi hanno ritagliato, per una volta, un ruolo da... protagonista?

Andiamo avanti...

Solitamente, a pochi minuti dal via, accalcato assieme a centinaia di altri runners in prossimità della linea di partenza, mi ritrovo catapultato nel film della gara che sta per iniziare: penso a come affrontarla, controllo la respirazione, poi, per allentare la tensione, provo finalmente a liberare la testa, cerco di evadere, di pensare ad altro... spesso, però vengo anche assalito da mille dubbi e da timori che devo necessariamente esorcizzare prima del via se non voglio disperdere, da subito, preziose energie nervose!

Sono solo... immerso nei miei pensieri e attento a non farmi intaccare dalle tante paure che mi insidiano...

I palloncini sulle spalle, al contrario, hanno stravolto la solita routine e disperso le mie consuete elucubrazioni mentali. Mi hanno piuttosto ritagliato un ruolo ben diverso: oltre ad essere colui che doveva "tenere" il ritmo prestabilito, avevo anche il compito di tranquillizzare quei concorrenti che, un po' perché inesperti o alle prime armi, un po' perché in preda all'ansia di non farcela, hanno chiesto a me e ai miei "tre compagni di viaggio" i più svariati consigli!

E' stato bello poter rassicurare tanta gente, incoraggiarla ad andare avanti e a non mollare quando la sofferenza cominciava a prendere il sopravvento, complimentarsi con chi era riuscito a centrare l'obiettivo prefissato, rincuorare e avere parole al miele per coloro che, al contrario, speravano in qualcosa di meglio...

Ed è stato ancora più bello ricevere, a fine gara, un mare di ringraziamenti da persone per le quali siamo stati un importante punto di riferimento, forse l'unico in quell'ora e cinquanta di corsa!

Bellissima esperienza e tutto molto gratificante!

Quattro settimane più tardi, il 12 ottobre, ero a San Pancrazio per la mia 29a mezza maratona!

Giornata calda e molto umida, tant'è che per lunghi tratti abbiamo corso accompagnati da una fitta nebbia!

La nebbia di San Pancrazio

Nessuna ambizione di tempo, se non quello di stare sotto 1h45'. Dopo aver corso sotto ritmo la Run Tune Up mi serviva un buon test per capire come avrei reagito con un passo di gara più impegnativo.

Tutto abbastanza regolare, anche se gli ultimi chilometri speravo di riuscire a dare un'accelerata che le mie gambe, ahimé, si sono rifiutate di assecondare!

Tempo finale di 1:43''54"... bene!

Il 26 ottobre altra mezza maratona (la mia 30a!!!) a Calderara di Reno!

Clima decisamente favorevole: sole, fresco e aria secca... le condizioni ideali per correre!

Mi aspettavo il PB... e PB è stato! :-)

1:40'16"!

Migliorato di quasi 1'30" il tempo sulla distanza... pienamente soddisfatto della prestazione!

Ho "rischiato" addirittura di abbattere quel muro dell'ora e quaranta che, ora come ora, fa molta meno paura!

Quello che segue è un breve "viaggio" introspettivo.

Sintetizza alla perfezione cosa può rappresentare per me la corsa; cosa mi può dare quando io e Lei (la corsa) entriamo in simbiosi!

Sono in prossimità del km. 18, le energie scarseggiano, sono comunque consapevole che, salvo crisi improvvisa, migliorerò il mio tempo sulla mezza.
Nonostante lo sforzo ho ancora la lucidità necessaria per realizzare che, un'accelerata, mi consentirebbe di chiudere sotto 1h40'!
Che bello!
Che opportunità!
Sono tentato di darla questa "scossa", ma la ragione mi suggerisce di non esagerare!
Cerco quindi di non strafare, sarebbe un peccato rischiare di rovinare tutto per un peccato di pura presunzione!
E allora che faccio?
Proseguo col mio ritmo che fatico a "tenere" ma che comunque "tengo"...
Attorno a me tanto silenzio, percepisco solo la cadenza della mia respirazione..
Il tempo passa, la fatica cresce, le gambe pesano e il respiro è affannoso ma di cedere non se ne parla, il cronometro, dopotutto, non si scosta da quel 4'45" di media che tanto mi conforta...
La testa, abitualmente tormentata da mille pensieri, è completamente sgombra!
Mi rilasso...
I chilometri diventano 19, poi 20...
Il tempo pare essersi fermato, attorno a me TUTTO pare essersi fermato...
E' come se fossi entrato in un loop, tutto si ripete, i momenti sono dilatati a tal punto che tutto pare inspiegabilmente fermo.
I passi si susseguono, ma tutto rimane immutato! 
Mi sento appagato, non per il PB che sto per fare, ma per le gradevoli sensazioni che percepisco mentre corro, anche se sono decisamente affaticato!
Il senso di appagamento lascia talvolta il posto a momenti di euforia e di commozione...
Tutto si mescola... tutto è così straordinario!

Emozioni forti, emozioni da runner!