lunedì 13 luglio 2015

Ecomaratona del Ventasso

Ritirarsi non è mai una bella cosa!

A volte non puoi farne a meno: penso ad un infortunio, ad un improvviso problema di salute, oppure, visto che siamo in estate e il caldo si sta facendo parecchio sentire, ad un colpo di calore.

A volte invece scegli di ritirarti perché hai gestito male le energie, hai spinto più del dovuto, oppure sei incorso nella cosiddetta "giornata no"!

Poi ci sono i ritiri come quello di ieri...

La partenza da Busana

Parto molo cauto, come da più parti mi era stato suggerito!

I primi 12 chilometri sono facili, tutti corribili, le pendenze non sono per nulla proibitive.

Non mi faccio ingolosire, di spingere non se ne parla. Me ne rimango tranquillo nelle retrovie, tant'è che al km. 5 il cronometro segna 38'.

Ora si sale con una certa regolarità, alterniamo sentieri in mezzo al bosco a tratti di strada asfaltata. Al km. 9 cominciamo a scendere, la forestale è bella larga e, in men che non si dica, ci ritroviamo nuovamente a Busana.

Lasciamo l'asfalto ed imbocchiamo, ancora in discesa, un sentiero boschivo che in certi punti presenta non poche difficoltà e che ci porta ai piedi del tanto famigerato Tirone.

Poco dopo la partenza
Dopo 12 km. si scende nuovamente verso Busana

Al km. 14,5 ha inizio la prima vera salita dell'ecomaratona (il Tirone appunto): i primi 2000 metri, nel bosco, si rivelano decisamente impegnativi: si sale di 350 metri (pendenza media 17/18 %)!

Anche se siamo immersi tra gli alberi patisco eccessivamente il caldo e salgo facendo molta fatica, anzi, troppa!

Il chilometro successivo è meno ripido, dopodiché il sentiero spiana.

Dovrei rimettermi a correre, ma preferisco procedere di buon passo nella speranza di recuperare quelle forze che troppo presto mi hanno abbandonato.

Il "muro" ricomincia al km. 18,3!

1200 metri al 20% che mi danno il colpo di grazia!

Il vero dramma è che non siamo neanche a metà gara e io mi sento già spremuto come un limone!

Il cronometro, impietoso, segna 3h05'!

Scendiamo ora verso il lago Calamone: sono 2500 metri che dovrebbero farmi rifiatare prima dell'ultima temibile salita verso la cima del Ventasso.

Il sentiero in mezzo al bosco è molto insidioso; il fondo particolarmente scosceso non consente la minima distrazione; c'è poca lucidità e rischio sempre più spesso di appoggiare male i piedi: il pericolo distorsione è sempre in agguato!

Arrivo finalmente al lago; davvero suggestivo il paesaggio circostante; i bambini frullano da tutte le parti e gli adulti, i più con frigo portatile al seguito, bivaccano qua e là, chi all'ombra, chi al sole!

Quanto vorrei essere al loro posto! Togliermi canotta e bandana intrise di sudore, sdraiarmi all'ombra delle fronde di un albero e gustarmi una bella granita all'amarena!

Invece sto correndo (si fa per dire) e non so darmi pace se penso che, di lì a poco, avrà inizio la parte più dura della gara: la scalata del Ventasso!  

Percepisco qualche incitamento a non mollare, scorgo in lontananza un ristoro (per fortuna non si tratta di un miraggio) e ne approfitto per una bella rinfrescata... ora sì che il gioco si fa duro!

Al km. 21,9 ha inizio la salita: 1100 metri al 28%!

Avevo letto che era dura, ma così ostica non me l'aspettavo davvero!

Vado su con una lentezza disarmante!

Tutti fanno fatica, ma io ne faccio più degli altri! Quello che solitamente è il mio punto di forza (la salita) mi si sta ritorcendo contro e mi sta letteralmente annientando!

Impiego 28' per completare quei 1100 metri!!!

In cima al Monte Ventasso

Sono sfinito... un pugile al tappeto!

Giunto in vetta, il mio sguardo si sofferma sui concorrenti che stanno affrontando il sentiero che mi sono lasciato alle spalle: è impressionante il serpentone multicolore di runners che sale piano piano! 

In cima incontro Andrea, un paio di battute, un autoscatto commemorativo, i classici "in bocca al lupo" di rito, poi lui riparte verso Busana!

Io no!

Io devo riprendermi!

Ora comincia la discesa... mancano ancora 19 km. (!!!) ma sono quasi tutti in discesa!

Mi guardo in giro! Sono stracotto ma riesco ad apprezzare il panorama che la cima del Ventasso mi regala: bellissimo!

E' il momento di rimettersi in marcia.

La stradina è molto stretta, non proprio l'ideale per le mie falcate incerte e traballanti.

Più volte incespico nei ciuffi d'erba che costeggiano il sentiero, troppo spesso non mi accorgo delle asperità del fondo e rischio goffe cadute.

Sospendo la corsa e cammino, poi riparto, poi cammino ancora, e così via per diverse centinaia di metri.

Le gambe non girano come mi sarei aspettato, la discesa si rivela un incubo: vado pianissimo, non recupero e guardo in continuazione il mio Garmin: la distanza percorsa cresce troppo lentamente, 100 metri mi sembrano un'eternità!

Sconforto! Tanto sconforto!

Tanto vale procedere camminando... basta correre!

Facendo una rapida botta di conti, calcolo che impiegherei 3 ore abbondanti per percorrere i 18 km. mancanti e che di un tempo finale attorno alle 7h30' non me ne farei proprio nulla! 

Proprio in quel momento, al km. 24, quando il cronometro segna 4h16' decido di mollare!

Cammino fino al punto di controllo successivo posizionato al km. 28 e, nonostante mi senta decisamente meglio rispetto a poco prima, comunico ai giudici di gara la mia volontà di ritirarmi.

E' l'unica cosa da fare!

O meglio... l'altro ieri la pensavo così, oggi, a 48 ore di distanza, ho riconsiderato il tutto e mi rendo conto di aver fatto un'enorme vaccata!

E' la testa, come sempre, a fare la differenza! E ieri, la mia testolina, aveva tanta voglia di vacanza!

Soffro le lunghe distanze, è vero, ma fisicamente sono a posto, non ho dolori ed anche quella sensazione di spossatezza che solitamente mi avvolge dopo una gara nella quale ho "speso" troppo non si è fatta sentire...

Il fatto è che venendo a meno le energie fisiche divento più vulnerabile; la vocina che mi suggerisce di "gettare la spugna" si fa sempre più insistente!

Ed io, che arrancando perdo anche il puro piacere della corsa, mi lascio abbindolare da quella vocina e, con l'aumentare della fatica, finisco per darle ascolto... e allora succede che preferisco lasciar perdere... succede che mi ritiro...

Ma poi succede anche che l'anno prossimo ci riprovo...

L'altimetria dell'Ecomaratona del Ventasso



venerdì 10 luglio 2015

La vigilia del Ventasso!

Il momento è arrivato!

Il temibile Ventasso è vicinissimo!

Le consuete noie muscolari, con le quali mi ritrovo sempre più spesso a dover fare i conti, mi hanno impedito di seguire alla lettera gli allenamenti che mi avrebbero dovuto permettere di arrivare all'ecomaratona sufficientemente preparato.

Dopo Strafuso Trail Running (19 km. D+876), Ravenna - Milano Marittima off road (31,5 km. tutti in piano) e Marcia dei Tori su percorso alternativo (10 km. D+600) ho rivoluzionato il mio "programma di avvicinamento" al Ventasso cancellando il lunghissimo da 4h che avevo preventivato per la fine di maggio e rinunciando alla mezza maratona di Suviana programmata per la prima domenica di giugno.

Ho preferito dedicarmi a sedute di allenamento più brevi ed intense, prevalentemente in salita, in previsione della Val di Fassa Running (il resoconto devo ancora farlo) che, per inciso, è andata molto bene! :-)

Assalito dai sensi di colpa, mi sono comunque ritagliato una "finestra" per un lungo collinare di 25 km. (con tanto di riserva idrica al seguito) alternando passo camminato in salita e corsa leggera nei tratti pianeggianti e in discesa, simulando quella che dovrà necessariamente essere la mia condotta di gara nell'ecomaratona.

Dire che sono pronto mi sembra un azzardo, diciamo che mi auguro di riuscire a terminarla senza patire le pene dell'inferno!

Si tratterà della mia prima esperienza off road in una gara così lunga! Otto anni fa corsi La Camignada (qui il resoconto). L'affrontai con troppa foga sin dai primi metri, spesi troppe energie sulle salite iniziali con la conseguenza che, a inizio discesa, fui assalito dai crampi e i 12 km. che mancavano al traguardo furono veramente duri!

Spero che quell'esperienza mi abbia insegnato qualcosa...
 
Sullo sfondo, sotto l'arcobaleno, il Monte Ventasso

martedì 5 maggio 2015

L'avvicinamento al Ventasso

12 luglio 2015, il giorno dell'ecomaratona del Ventasso!

Sì, ho deciso di buttarmi in quella che, senza ombra di dubbio, si rivelerà una vera e propria "avventura"...

Perché mai ho deciso di iscrivermi? Non saprei... Tanta incoscienza, ma mettiamoci anche il fatto che mi piacerebbe tanto andare oltre quelli che temo siano i miei limiti. La corsa su strada mi ha insegnato che la maratona fatico ancora a digerirla, chissà... magari in mezzo ai boschi, su e giù per i sentieri, le cose andranno diversamente!

Ovviamente ho messo a punto un bel programmino (chiaramente mi limito ad annotare solo gli appuntamenti più significativi) per affrontare, con un minimo di preparazione, quello che, a pieno titolo, è diventato il mio spauracchio estivo: il Ventasso!

La butto lì, poi vediamo cosa riuscirò effettivamente a fare di tutto quello che ho programmato:

già fatto:

- 12 aprile: GARA - giro podistico di San Lazzaro di Savena (collinare, asfalto - 9 km.) - percorso "nervosetto" con continui saliscendi, fondo prevalentemente asfaltato intervallato da pezzi di sterrato. Buone le sensazioni in salita, bene anche in discesa, un po' di affanno quando la strada ha ricominciato a farsi ondulata ed energie ritrovate nel tratto finale. Tempo 45'09";

- 19 aprile: allenamento (collinare, asfalto - 29,1 km. - D+720) - mattinata fresca, buone sensazioni a fine allenamento. Tempo 3h00' (media 6'11");

- 25 aprile: GARA - camminata della Resistenza (collinare, asfalto - 15,3 km.) - bellissimo percorso immerso nel verde delle colline ozzanesi. Primo terzo di gara ondulato, poi salita fino al GPM (9,6 km.) e lunga discesa fino al traguardo. Parto veloce, tengo in salita e lascio andare le gambe in discesa. Buone sensazioni.Tempo 1:19'50";

- 4 maggio: allenamento con equipaggiamento trail (collinare, asfalto - 25,5 km.) - pomeriggio caldo e carico d'afa, a fine allenamento senso di nausea. Tempo 2:35' (media 6'07");

da fare:
 
10 maggio: GARA - Strafuso trail running - (sterrato, 19 km. - D+876);

17 maggio: GARA - Ravenna - Milano Marittima off road (pianeggiante, misto - 32 km.);

24 maggio: GARA - Marcia dei Tori (sterrato, 13 km. - D+700);

30 maggio: allenamento con equipaggiamento trail 4h00';

7 giugno: GARA - mezza maratona di Suviana (collinare, asfalto - 21,097 km.);

13 giugno: allenamento con equipaggiamento trail 4h00';

28 giugno - 3 luglio: GARA - Val di Fassa Running (5 tappe, sterrato - 55 km.);

5 luglio: GARA - Porretta - Corno alle Scale (collinare, asfalto - 30 km.)

12 luglio: GARA - ecomaratona del Ventasso (sterrato, 42,195 km. - D+2300)

domenica 8 marzo 2015

Dalla Roma-Ostia a...

Faticoso risvegliarsi dal lungo letargo invernale!

L'inverno non è stato particolarmente freddo ma nel periodo cha va da fine novembre ai primi di marzo solitamente tendo ad intorpidirmi e quel che ne consegue è una fatica bestia nell'allenarmi in maniera decente!

A inizio marzo, domenica 1 per la precisione, ho corso la Roma - Ostia, la mezza maratona che in Italia vanta il maggior numero di partecipanti!


La partenza della Roma Ostia


Gradevole giornata di sole, tanta bella gente e corsa che mi è piaciuta veramente tanto!

Tanti complimenti al Gruppo Sportivo Bancari Romani per l'ottima  organizzazione della manifestazione. Per quanto mi riguarda, tutto  ha funzionato alla perfezione!

Mi sono divertito molto e il tempo finale di 1h43' mi ha pienamente soddisfatto.

La condizione, oggi, non è certo quella ottimale ed anche lo spirito, se devo dirla tutta, risente di un clima ballerino che, col passare delle primavere, comincia a stancarmi!

A metà mese vorrei provare a spingere a Imola ma, com'era prevedibile, l'ennesimo contrattempo (una vescica così grossa non l'avevo ancora vista!!!) rischia di farmi saltare l'appuntamento con la mia terza maratonina dell'anno!

Poi, sperando che acciacchi, malanni e "pippe" varie mi lascino un po' di tregua, cercherò di riprendere il discorso lasciato in sospeso proprio a causa di tosse e mal di gola: tanta, tantissima salita!

Quest'anno prediligerò l'off road... i miei programmi di massima prevedono infatti il 2 maggio il trail del Mugello, il 24 la Marcia dei Tori, a fine giugno la Val di Fassa Running e il 12 luglio l'ecomaratona del Ventasso!

Sfruttando tutti i chilometri macinati tra la primavera e l'estate, l'intenzione sarebbe poi quella di correre, in autunno, una maratona come si deve... Amsterdam non sarebbe affatto male!