venerdì 28 dicembre 2012

Quali obiettivi per il 2013?

Ci troviamo nel bel mezzo delle festività natalizie e, tra piatti di tortellini, fette di panettone, torroni e praline di cioccolato, un po' di sana attività all'aria aperta diventa quanto mai indispensabile!

La voglia di correre è tornata, ed anche da un punto di vista fisico le risposte cominciano ad essere abbastanza soddisfacenti. :-)

A dire il vero in questi ultimi due mesi (il periodo post-maratona) ho accumulato qualche chilo di troppo e mi ritrovo decisamente a corto di allenamento, ma sono confortato dalle sensazioni che ricomincio a percepire prima, durante e dopo lo sforzo fisico!

A fine anno solitamente "si tirano le somme" della stagione appena conclusa e si programmano gli impegni futuri... ecco dunque un breve riassunto di quanto appena fatto:

- i primi 6 mesi del 2012 sono stati caratterizzati da un discreto stato di forma e da prestazioni, tutto sommato, gratificanti. Non sono riuscito a migliorare il PB nella mezza maratona, ma l'ho comunque "centrato" nei 10000 (sotto i 47' a Granarolo); un po' meglio potevo fare alla Cortina - Dobbiaco (2h45', mentre l'obiettivo dichiarato era scendere sotto le 2h40') e molta soddisfazione mi ha regalato, invece, la Val di Fassa Running. :-)

- da luglio in avanti, al contrario, non ho combinato un granché: le sedute di allenamento estive, in preparazione della Verona Marathon, mi hanno "fiaccato" all'inverosimile, tant'è che il solo pensiero di scendere in strada per correre mi faceva star male...

E per il 2013, quali obiettivi?

Per il momento ne cito solo un paio, la Val di Fassa Running e il Mapei Day! :-)

Si tratterebbe della mia sesta partecipazione alla favolosa corsa a tappe dolomitica, mentre rappresenterebbe una novità assoluta la mia presenza al raduno Mapei (sempre che si faccia anche nel 2013): una mezza maratona con partenza da Bormio (1215 metri s.l.m.) ed arrivo al Passo dello Stelvio (2758 metri s.l.m.), dislivello di oltre 1500 metri con pendenza media del 7,1%.

Seguite gli aggiornamenti!!! ;-)

martedì 6 novembre 2012

Da un lato sconcertato, dall'altro tanta voglia di ripartire!

Proprio l’altra sera mi sono procurato un programma per migliorare nella mezza maratona.
Gli allenamenti sono un tantino impegnativi, anche perché due delle quattro uscite settimanali prevedono ripetute lunghe e corsa con continue variazioni di ritmo.

Sono otto settimane belle “toste” che, se svolte con la giusta determinazione e senza particolari problematiche da un punto di vista fisico, mi farebbero raggiungere, almeno spero, un’adeguata preparazione in vista della mezza maratona di Crevalcore, in programma il 6 gennaio e prima prova valida per il Trofeo Pier Ugo Bentivogli 2013.

Poi, però, quando la fantasia smette di galoppare, mi ritrovo a fare i conti con la realtà… e la realtà dice che in questo momento mi sento appesantito ed ho poca voglia di correre, o meglio, di faticare…

Ho provato ad ovviare all’inconveniente effettuando brevi sedute di allenamento ad un ritmo abbastanza sostenuto, nell’intento di ritrovare nelle gambe quella brillantezza completamente smarrita per “colpa” della maratona…

Ancora, però, non ci siamo… a fine seduta le sensazioni sono quasi sempre pessime e fisicamente mi sento svuotato di ogni energia!

Abbastanza frustrante, anche perché la cosa continua a perdurare e non riesco ancora a trovare il cosiddetto bandolo della matassa… in questi casi, forse, solo un lungo stacco sarebbe necessario per ricaricare le batterie!

Ad ogni modo il Nassetti incombe e non posso assolutamente mancare ad una gara che si svolgerà su e giù per le “mie” colline ozzanesi. Le definisco “mie” per il semplice motivo che, spesso e volentieri, sulle strade in prossimità della Dulcamara e di Ciagnano, le mie gambe hanno macinato, in questi ultimi anni, parecchi chilometri!

Saranno 12,7 km. complessivi; si partirà da viale 2 Giugno e, dopo aver percorso via del Florio e via Palazzo Bianchetti, ci si immetterà in via San Pietro dove, attorno al 4° km. avrà inizio la prima ascesa della giornata che culminerà in cima a via delle Armi, proprio all’incrocio con via Tolara (a quel punto si saranno percorsi 5,2 km.). Si scenderà per un paio di chilometri dopodiché, subito dopo il bivio con la strada che porta al santuario di Sant’Andrea, avrà inizio la seconda “scalata” del Nassetti. All’inizio di via San Cristoforo toccheremo il G.P.M., situato a quota 185 metri s.l.m. per poi buttarci a capofitto (mancheranno solo 3,5 km.) fino al traguardo, anch’esso situato in viale 2 Giugno.

La gamba non è ancora a posto, ma stringerò i denti!

lunedì 8 ottobre 2012

La mia Verona Marathon

La tensione che già avevo cominciato a “covare” da alcuni giorni si è manifestata prepotentemente, come in effetti si poteva prevedere, proprio nella notte della vigilia della gara: la sveglia era puntata per le 4.30 del mattino, ma già da parecchio tempo prima mi rigiravo nel letto cercando, invano, di scacciare dalla mia testa gli assillanti e persecutori pensieri sull'imminente maratona nella quale, di lì a poche ore, mi sarei dovuto cimentare.

Dopo la colazione ed una veloce sistemata, alle 5.15 esco di casa e non posso fare a meno di notare che che la mattinata è eccezionalmente calda.

Raggiungo il luogo concordato e, in compagnia di Alberto ed Alessandro, mi metto in viaggio in direzione di Verona. Per strada non c'è praticamente nessuno...

Parcheggiamo l'auto, ci rechiamo nel vicino palazzetto per il ritiro del pettorale e del pacco gara, prendiamo la navetta che ci conduce a Sant'Ambrogio di Valpolicella e, con largo anticipo, possiamo finalmente cominciare a prepararci per la nostra avventura.

Il cielo è coperto da una nuvolaglia alta e sottile...

Incontriamo Ziro (il suo nome è Alberto, un amico della polisportiva il cui obiettivo dichiarato è quello di stare sotto le 3h30') ed alcuni amici “forumendoli”; ci scambiamo impressioni e stati d'animo; consegniamo le sacche ai camion dell'organizzazione e, quando manca un quarto d'ora all'orario fissato per la partenza, siamo già sistemati nelle rispettive “gabbie” a noi riservate in attesa dello start.

Alle 9.32, con un lievissimo ritardo e col sole che oramai ha frantumato il sottile strato di nuvole, si parte...

Devo scacciare i “fantasmi di Roma” (due anni fa il mio esordio in maratona fu fallimentare: fui costretto ad abbandonare al km. 30 per problemi di stomaco), ragion per cui il mio obiettivo dichiarato era quello di riuscire a terminare la gara in condizioni accettabili; in certi momenti, preso da una certa euforia, avevo anche ipotizzato come alla mia portata un tempo attorno alle 4h00', ma gli ultimi giorni il "tarlo" del riscontro cronometrico l'avevo di fatto accantonato.

La mia tattica di gara prevede un passo di 5'40” da tenere almeno fino al km. 30, dopodiché, a seconda delle mie sensazioni, valuto se insistere su quel ritmo o se accontentarmi di gestire i rimanenti 12 chilometri.

Dopo le prime centinaia di metri, molto affollate, cerco ben presto di tenere il passo preventivato; alcuni saliscendi mi lasciano un tantino disorientato, anche perché dall'altimetria pubblicata sul sito internet della manifestazione, non erano per nulla contemplati...

57'38” (passo medio 5'46”) è il riscontro cronometrico al km. 10; tutto è regolare, il leggero ritardo sulla tabella di marcia è dovuto alle ondulazioni che mi hanno suggerito una certa cautela.

Noto, con sommo dispiacere, che di pubblico ce n'è davvero poco... è vero che siamo in aperta campagna, però mi aspettavo un po' più di calore... attorno a me solo foschia e tanti vigneti.

Passaggio alla mezza in 2:02'35” (passo medio 5'48”); il caldo e l'umidità cominciano a farsi sentire, ma a parte i 2' di ritardo accumulati, tutto procede ancora abbastanza bene.

Al km. 25 commetto forse l'errore di fermarmi al ristoro: qualche sorso d'acqua per diluire il gel che dovrebbe fornirmi quell'energia di cui comincio ad avvertire un impellente bisogno; stento infatti a ripartire, nel senso che le gambe cominciano ad “ingripparsi” e girano più lentamente rispetto a poco prima. Il senso di fatica, inoltre, si fa via via più evidente. Le sensazioni cominciano a farsi sgradevoli...

Al km. 27,5 mancano addirittura le bacinelle d'acqua per lo spugnaggio e questo non doveva assolutamente accadere; chiedo lumi all'addetto sistemato nei pressi dei tavoloni e lui, per tutta risposta, non fa altro che allargare le braccia e scrollare le spalle.

La cosa ha le sue ripercussioni psicologiche: corro da quasi tre ore, è un caldo bestia e non posso neanche bagnarmi testa, braccia e gambe per trovare quel sollievo di cui ho necessità estrema... cattivi pensieri cominciano a fare breccia nella mia mente...

Passo il km. 30 in 3:03'45” (passo medio 6'07”) e qui capisco che la crisi è dietro l'angolo... chiaramente sono calato, il mio ritmo si è abbassato considerevolmente, ma non sono ancora “alla frutta”, diciamo solo che non sono messo proprio bene...

Finalmente posso bagnarmi e dissetarmi e mentre sono in procinto di ripartire mi vengono in mente le parole di Domenico, un altro amico del forum, che mi aveva saggiamente suggerito, trattandosi della prima maratona (Roma non conta), di godermela fino in fondo. Come? Sorridendo...

E così ho fatto... i 12 finali ho proprio cercato di godermeli appieno... ho alternato tratti di corsa a tratti di cammino, ed ho trascorso tanto tempo a chiacchierare con i tanti runners che, come me, erano a corto di energie.

Passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, arrivo finalmente al km. 40 (4:24'49”, passo medio sceso a 6'37”)... ormai è fatta, non possono di certo essere gli ultimi 2 chilometri a spaventarmi; un'altra bella bevuta sotto un sole diventato quasi insopportabile e riprendo la mia fatica che si concluderà, a breve, all'interno dell'Arena.

“Gioco” col poco pubblico ancora presente appoggiato alle transenne, scambio qualche “cinque” con ragazzini dallo sguardo incuriosito... l'Arena è proprio davanti a me... un rettilineo, un'ultima curva a destra e dopo pochi metri taglio il tanto sospirato traguardo!

Il Garmin dice 4:41'06” (passo medio finale 6'39”)... dopo aver preso la medaglia mi guardo attorno e mi godo, anche se solo per pochi minuti, lo scenario che mi circonda; davvero molto suggestiva l'arena vista dal suo interno!

Sono chiaramente stanco, ma la condizione generale è buona... l'obiettivo è stato raggiunto, ho concluso la gara in condizioni accettabili. Il crono? Stavolta non conta... c'è tempo per migliorarlo! :-)

mercoledì 19 settembre 2012

Calo di forma... uff!

Sono pienamente consapevole che la vita sportiva di un atleta è segnata da alti e bassi ed è normale che la condizione fisica possa subire oscillazioni, anche importanti, a seconda della preparazione e degli obiettivi.

Mi è successo quando giocavo a tennis e mi sta succedendo, adesso, in questa mia nuova veste da podista. 

Senza apparenti motivi plausibili mi ritrovo a dover fare i conti con un improvviso calo di forma... l'altra mattina, al termine della mia modesta Run Tune Up, mi sono sentito vuoto, spossato e demotivato. E la stessa cosa era già successa solo una settimana prima, dopo la Cariparma Running.

C'è però una differenza abissale fra i due stati d'animo. Mentre la delusione di Parma ero riuscito a smaltirla nel giro di sole 24 ore ritrovando fiducia e determinazione, in questo caso, al contrario, più passa il tempo più cresce in me questo senso di disagio! 

E' da quest'estate che ho intensificato gli allenamenti in previsione di una maratona autunnale; le "uscite" settimanali da 3 sono passate a 4, il chilometraggio è conseguentemente aumentato (anche se non ha mai superato i 60 km.) e gli allenamenti ho comunque sempre cercato di differenziarli (ripetute, medio e lungo).

Dovrei essere ben allenato; i risultati delle mie ultime gare dicono, al contrario, che non vado, non vado e non vado!.

Dove ricercare le cause? Non voglio dannarmi l'anima, né tanto meno farmi venire l'ansia,  per cercare di individuare i motivi responsabili del mio calo di forma...

Sono abbastanza convinto che tutto ciò non dipenda da grossolani errori in fase di preparazione (mi documento giorno dopo giorno leggendo blog, forum e ascolto con attenzione consigli di runners più evoluti del sottoscritto); sono piuttosto propenso a pensare che si tratti di un blocco psicologico vissuto anche a livello corporeo: in parole povere quello che prima vivevo con un senso di soddisfazione (allenamenti e partecipazione alle gare) in questo momento non è più fonte di gratificazione.

E' come se percepissi un divario eccessivo, anche spropositato, tra lo sforzo e l'energia che metto nella corsa e i benefici che ne derivano da essa.

Probabilmente mi servirebbe uno stacco per ricaricare le batterie fisiche e mentali, ma Verona incombe, e dal momento che nel corso dell'estate ho dedicato tanto tempo agli allenamenti, VORREI comunque riuscire a correrla 'sta maratona...
 
A questo punto non ci sono più programmi da seguire, le tabelle non hanno più alcuna importanza!

A poco più di due settimane dal "giorno X" ho maturato la decisione che continuerò ad allenarmi a sensazione. L'unica eccezione sarà rappresentata dall'ultimo lungo che prevedo di affrontare sabato prossimo. Partirò piano, molto piano, con la speranza di riuscire ad arrivare a percorrere quei 35 km. che per me rappresentano un vero e proprio "muro"...

Fatemi un "in bocca al lupo"... :-)

martedì 11 settembre 2012

Cariparma Running... una disfatta!

Non ho molta voglia di tornare col pensiero sulla Cariparma Running...

Quello che in linea teorica rappresentava un test molto importante (poco meno di 32 km.) in previsione della Verona Marathon, al lato pratico si è rivelato uno sfacelo! :-(

Al 25° km. ho cominciato a sciogliermi come neve al sole e al 29° mi si è definitivamente spenta la luce... senso di nausea, energie lasciate chissà dove e gambe dure come macigni... ho impiegato 25' minuti abbondanti per percorrere gli ultimi 3800 metri di gara!

A nulla è servito partire con un passo più prudente di quello preventivato (5'40" anziché 5'30" a km.), tant'è che alla fine ho chiuso in 3h10' con una media a chilometro attorno ai 6'00"...

Se ero alla ricerca di certezze sul mio stato di forma, sulla mia propensione a correre lunghe distanze, posso affermare, alla luce della sofferta performance in terra parmigiana, che in questo momento mi sento un tantino disorientato, incapace di capire DOVE intervenire per trovare quella sicurezza che ritengo indispensabile per affrontare con il giusto spirito la maratona.

Attenzione però... non getto la spugna!!!

E' chiaro che domenica, appena giunto al traguardo, i miei pensieri erano tutt'altro che battaglieri ma già ieri, smaltita la rabbia per la delusione e con le infiammazioni ai tendini che rispetto al giorno prima cominciavano a darmi tregua, ho cominciato ad abbozzare mentalmente una qualche reazione...

Proverò a correggere l'alimentazione pre-gara, proverò a modificare anche il ritmo di corsa (magari il prossimo lungo lo affronterò, nella fase iniziale, ancora più lentamente), ma soprattutto continuerò a correre... dopotutto mi si dice da più parti che la "medicina" migliore per superare queste crisi è proprio l'allenamento... :-)

mercoledì 5 settembre 2012

Cariparma Running... -4

E' proprio il caso di gridarlo ai quattro venti... FINALMENTE SI RESPIRA!!! :-)

Della fastidiosissima afa, causata dal perdurare degli anticicloni africani, rimane ormai solo un lontano ricordo e, dai primi giorni di settembre, riesco ad effettuare con una certa regolarità le mie sedute di allenamento ad orari più tradizionali e con un clima decisamente più gradevole! :-)

In questi giorni sto affinando la preparazione in vista della Cariparma Running, dopodiché sarà la volta della Run Tune Up, la mezza maratona che si correrà attorno alla metà di questo mese nella mia città...

Si tratterà però di gare da affrontare con il freno a mano tirato in quanto il mio più ambizioso obiettivo, ormai non è più un segreto, è rappresentato dalla Verona Marathon in programma il 7 ottobre, con arrivo assai suggestivo presso il simbolo per eccellenza della città scaligera: l'Arena!

Sono alla ricerca di certezze, e i quasi 32 km. di domenica prossima mi aiuteranno a capire se i 42.195 metri della maratona riuscirò, almeno in teoria, a percorrerli per intero!

Gli allenamenti procedono abbastanza bene; solo un fastidio all'adduttore della gamba destra non mi ha consentito di affrontare le sedute a base di ripetute come avrei dovuto... in parole povere non sono riuscito a spingere più di tanto.

A tutt'oggi di lunghi ne ho effettuati quattro e, a parte l'ultimo, ho sempre terminato le sedute con la lingua di fuori! Il passo medio, adattato anche in base alle condizioni climatiche, è oscillato tra i 5'35" e i 6'00" a km., ragion per cui sono ancora indeciso su quale ritmo impostare la gara. Confido, a breve, di avere le idee più chiare in merito.

Quella che segue è la tabella che riepiloga il programma di questa settimana: lunedì è stata la volta delle ripetute, oggi pomeriggio una decina di km. (di cui 8 di buon passo) e venerdì, adduttore permettendo, mi piacerebbe provare un allenamento che mi ha suggerito Alberto per far ritrovare alle gambe un po' di brillantezza (riscaldamento + 10x1' a ritmo veloce, rec. 1' + defaticamento).

Domenica cercherò di impostare il ritmo della Cariparma Running a 5'30" (anche se la tabella mi suggerisce un passo più rilassato).

Si può fare... eccome se si può fare! :-)

lunedì 13 agosto 2012

Tira aria di maratona...

Si avvicina il Ferragosto e, con il mese di Settembre ormai alle porte, gli allenamenti si stanno gradualmente intensificando.

I 15 giorni di vacanza a Porto Recanati, conditi da un mix di sole, mare, nuoto in piscina e, di tanto in tanto, da qualche corsa sul lungomare (alla fine saranno comunque 76 i km. percorsi distribuiti in 6 “uscite”), mi hanno permesso di “ricaricare le pile” e di rientrare a Bologna con una buona dose di determinazione.

Il 9 settembre sono iscritto alla Cariparma Running e una settimana più tardi sarà la volta della Run Tune Up, ma i miei sguardi sono soprattutto rivolti alla Verona Marathon…

Intendiamoci, a tutt’oggi continuo a considerarla solo un’ipotesi, la maratona, anche se qualcosa comincia finalmente a delinearsi. :-)

La preparazione l’ho cominciata da una settimana e proprio sabato mattina ho affrontato il mio primo lungo: tanti giri su e giù per i Giardini Margherita!

Averli corsi in compagnia mi ha sicuramente giovato; quando le gambe, attorno alle 2 ore di corsa hanno cominciato a “protestare con veemenza”, le quattro chiacchiere coi miei fidi compagni di giornata mi hanno permesso di distrarmi e di pensare ad altro ed alla fine, i quasi 26 km. preventivati, sono riuscito a percorrerli!

Della serie: affaticato ma soddisfatto! :-)

Ancora un paio di settimane di allenamenti mirati dopodiché, se le sensazioni saranno buone, l'ipotesi potrebbe seriamente concretizzarsi! :-)

venerdì 13 luglio 2012

Verona Marathon? Chissà...

Le scorie della Val di Fassa Running sono state smaltite; per "ricaricare le pile" mi ero ripromesso un periodo di congedo dalla corsa di almeno due settimane ma, dopo solo qualche giorno di astinenza ho sentito la necessità di riprendere a macinare chilometri.

Nessun allenamento mirato, solo qualche "sgambata" sotto ritmo, utile, oltre che a scaricare le tensioni quotidiane, a ritrovare quelle belle sensazioni che il running riesce a tramettermi ...

E' la fase in cui pianificare gli obiettivi per il prossimo autunno. Tra le svariate ipotesi, l'idea che mi "frulla" in testa e che, ahimè, più passano i giorni, più la sto considerando fattibile, è quella di preparare la "regina delle corse": la maratona!

Le perplessità derivano dal fatto che i due precedenti sono assai poco incoraggianti: a Roma, due anni fa, il mio primo tentativo fu un fallimento (ritirato al km. 30 per problemi di stomaco) e lo scorso inverno (avevo deciso di preparare Treviso) una fastidiosa tendinopatia mi costrinse ad interrompere gli allenamenti...

In più ci sono i lunghi, da affrontare in piena estate... col caldo e con l'afa! :-/

E' ancora presto per sbilanciarsi, ma quando quel "tarlo" ti si ficca nella testa non è facile debellarlo! :-)

domenica 1 luglio 2012

Val di Fassa Running - Seconda parte

Vigo di Fassa, 28 giugno.

Ci voleva proprio una bella giornata di relax! Mi sono goduto il meritato riposo concedendomi una breve escursione, con famiglia al seguito, alle cascate del Passo San Nicolò. Una piacevole passeggiata in spensieratezza che mi ha permesso di smaltire gli indolenzimenti muscolari e di recuperare un po' di energie in vista del gran finale!

Eccoci dunque alla mattina del 28. Dopo l'ormai consueta levataccia attorno alle 7, divento letteralmente pazzo per trovare un parcheggio che non sia troppo distante dalla partenza della tappa odierna.

Mi cambio al volo e via che mi dirigo, senza perder troppo tempo, verso il piazzale della funivia che da Vigo sale fino agli oltre 2000 metri del Ciampedie. Sono da poco passate le 9 del mattino e fa davvero un caldo bestia!

Il solito stretching, il solito riscaldamento ed eccomi pronto per la quarta fatica settimanale che prevede un percorso caratterizzato da continui saliscendi.
Pronti, via! Dopo un breve tratto per le strade del paese il "serpentone" si infila nel bosco... il sentiero è molto stretto, siamo in fila indiana e qui sbaglio nel voler tenere a tutti i costi il ritmo di colui che mi precede... sento l'affanno crescere e le gambe che cominciano ad imballarsi, prendo atto della situazione e decido che, forse, è meglio darsi una regolata.

Cerco, e fortunatamente trovo, un ritmo che mi consenta di non andare in sofferenza, affronto la prima salita della giornata senza troppi patemi e mi rassicuro non poco quando mi accorgo che, attorno a me, ci sono "i soliti noti", ovvero quei runners i cui visi mi sono ormai familiari, per il semplice motivo che abbiamo corso praticamente insieme le prime tre tappe.

I tratti di discesa, che continuo comunque a non digerire, oggi non sono troppo impegnativi... si corre su una forestale per cui non esiste il rischio che, da dietro, qualche podista alla disperata ricerca di un pertugio in cui infilarsi, mi possa spintonare, com'è invece successo in occasione della prima tappa... :-(

Approfitto del ristoro per bagnarmi testa, collo e braccia, poi avanti per una salita, abbastanza dolce, ma che sembra non finire mai! Mancano meno di 2 chilometri e ancora stiamo salendo... mi chiedo che razza di discesa mi toccherà affrontare! :-/

Eccola la discesa! Non è terribile come avevo immaginato! Vado a tutta perché manca poco e perché so che, fino al traguardo, si scenderà soltanto... lasciamo il fondo sassoso di una forestale e ci ritroviamo su una strada asfaltata, si continua a scendere e, ormai, dovremmo essere prossimi al gonfiabile che segna l'arrivo di questa quarta tappa.

Svolta a destra e... salita ripida all'interno di un bosco!!! Questa poi...

Sono esausto... non ce l'ho proprio la forza per affrontare quest'ennesima asperità... incrocio gli sguardi attoniti dei miei "compagni di sventura", c'è chi manifesta segni di disappunto, c'è chi si lascia andare a scene d'isterismo, i più sono semplicemente sconsolati e fanno ricorso alle ultime energie per andare avanti...

Lo strappo è fortunatamente breve, ora rimangono solo da attraversare dei bellissimi prati verdi... il fondo è un tantino sconnesso, ragion per cui sto molto attento agli appoggi... gli ultimi 30 metri sono su asfalto, improvviso anche un rush finale per tenere la posizione! :-) Tempo finale di 1:16'00" (10,6 km.).

Pozza di Fassa, 29 giugno (il tappone).

Ci siamo!!!

E' il giorno del tappone, ultima fatica di questa splendida prima edizione della Val di Fassa Running!

Si parte da Pozza, dopo un chilometro di discesa si costeggerà il torrente Avisio fino a Mazzin, si cambierà lato e si ritornerà nei pressi di Pozza, al km. 7,2 cominceranno gli oltre 5 chilometri di salita ininterrotta che ci porteranno fino ai 2044 metri s.l.m. del Buffaure. Negli ultimi 500 metri le pendenze toccheranno il 25-30%, percorreremo, infatti, una pista da sci in senso contrario!!!

Da Pozza al Buffaure

Sono carico come una molla... non è un segreto che prediliga le salite alle discese... se non vado in crisi mi diverto sicuramente!!!

Tanto per cambiare il clima è molto caldo, in cielo c'è solo qualche nuvola bianca e il profilo delle montagne che fanno da splendida cornice è attenuato da un po' di foschia...

A differenza delle prime quattro giornate, la partenza stavolta tarda ben di un minuto! Tutta "colpa" dell'elicottero della televisione che fa la sua comparsa con colpevole ritardo... :-)

Agitiamo la mano in cenno di saluto al cameraman e via!!!

Non voglio assolutamente spremermi nella prima parte di gara... troppo ghiotta per me l'occasione di un arrivo in salita che vorrei, che DEVO, affrontare nel migliore dei modi...

Dopo la leggera discesa iniziale nella strada principale di Pozza di Fassa, il percorso diventa pianeggiante... attorno al km. 4 ecco la prima insidia che è rappresentata da un'ascesa attorno al 10% su strada asfaltata nei pressi di Mazzin. Riesco ad affrontarla bene, senza strafare e senza soffrire. Si scende, si attraversa un ponte sull'Avisio e si cambia "sponda"... meno di 3 chilometri in leggerissima discesa e poi...

Al km. 7,2 ecco il ristoro che segna l'inizio della salita del Buffaure. Il cronometro segna 40'00", ne approfitto per un sorso d'acqua e per una veloce rinfrescata, nel frattempo mi interrogo su quanto tempo impiegherò per concludere la tappa e su quanti minuti mi darà Galliano... mah! Vado su molto regolare, le pulsazioni non superano quasi mai i 160 b/m... sarei in grado di aumentare il ritmo, ma di strada ce n'è davvero tanta davanti a me e ritengo che non ne valga ancora la pena.

Raggiungo e supero alcuni concorrenti che procedono camminando, alcuni si aiutano anche con i bastoncini da nordic walking, ma vanno comunque piano... ora le pulsazioni cominciano a salire, lo sforzo, dopotutto, comincia a farsi prolungato e il caldo è quasi insopportabile... alterno fasi di corsa a fasi di cammino a buon ritmo.

"Raccolgo" per strada altri runners che fanno fatica, tanta fatica. Alcuni camminano soltanto, altri, come me, provano ad alternare le due fasi... di tanto in tanto qualcuno prova a venire su con me, ma non riesce a tenere il mio passo. Strano a dirsi, ma è andata davvero così!!! :-)

La pendenza ora si accentua... se guardo avanti mi viene male, le gambe ora sono pesanti. Il passo ne risente, ma il cardiofrequenzimetro mi dice che le pulsazioni sono ok... aspetto solo che la salita si addolcisca per riprendere a correre. Detto e fatto... prima riprendo e poi mi lascio alle spalle altri runners che pare non ne abbiano più... sono affaticato, ma mi faccio prendere dall'euforia!!!

Mancano un paio di chilometri all'arrivo, si lascia la forestale e si imbocca un sentiero nel bosco.

C'è poco spazio, "chiedo strada" a gente che va su molto piano (a onor del vero va ricordato che tra loro ci sono anche camminatori partiti mezz'ora prima)... le pulsazioni ora superano i 165 b/m, aspetto con ansia la pista da sci, gli ultimi 500 metri per dare tutto...

Il bosco sembra non finire mai, ma ecco che, dopo una svolta a sinistra, ce lo lasciamo alle spalle e ci ritroviamo sul muro finale... con un breve scatto lascio i due runners, un Lui ed una Lei, che hanno condiviso con me il tratto all'interno del bosco.

La gambe fanno molto male... davanti a me c'è un altro concorrente e spingo come un dannato per andare a riprenderlo... i metri di distacco da 30 diventano 20, forse 15, poi tornano ad essere 20... niente da fare.

Il muro è superato e poche decine di metri mi separano dal gonfiabile... riprendo a correre e concludo, col sorriso sulle labbra, la mia fatica...

Chiudo in 1:36'42" (12 km.)... grazie al tappone riuscirò a recuperare ben 7 posizioni nell'assoluta maschile, chiudendo al 111° piazzamento finale.

Esperienza spettacolare!!!

Si è trattato del mio 5° giro podistico a tappe della Val di Fassa (4 Traslaval + 1 VdF Running) e devo riconoscere che l'edizione appena vissuta mi ha trasmesso sensazioni molto positive.

Giro molto duro rispetto ai precedenti ai quali ho partecipato, ma allo stesso tempo giro carico di soddisfazioni perché ho centrato gli obiettivi che mi ero prefissato alla viglia e perché ho ottenuto, senza ombra di dubbio, il mio miglior risultato in termini di piazzamento. :-)))

mercoledì 27 giugno 2012

Val di Fassa Running - Prima parte

Soraga, 24 giugno.

Mancano pochi minuti alle 9.30, il “plotone dei 400” è radunato all'interno del parco in prossimità del lago di Soraga da dove prenderà il via la Val di Fassa Running.

Il sole splendente, oltre ad abbellire il paesaggio che abbiamo l'opportunità di ammirare, contribuisce a scaldare ulteriormente l'atmosfera pre-gara.

Quella che si profila è un tappa molto impegnativa: la brochure ci preannuncia che ad una salita con pendenze superiori al 20% seguirà una zona paludosa ed una discesa ripida e molto insidiosa!

Alcune raccomandazioni di rito da parte degli organizzatori poi, il via!

Passiamo il ponte di legno che scavalca il fiume ed eccoci tra le vie del paese... dopo meno di un chilometro la strada comincia a salire e ben presto la salita che porta verso Tamion si accentua e mi costringe ad abbandonare la mia andatura, a dire il vero forse un po' troppo tranquilla, per lasciare posto ad una camminata affannosa che cerco di rendere un pelo più efficace con l'aiuto delle braccia appoggiate sulle gambe.

Impiego oltre 21 minuti per compiere i 2 chilometri più duri!!!

Una svolta a sinistra segna la fine della salita e l'inizio della zona paludosa. Lamento un certo indurimento alle gambe ma ciò che conta, adesso, è che finalmente si comincia a scendere... tanto fango, tante radici, tante pozze d'acqua... avanzo con una certa cautela fino a quando raggiungo finalmente la forestale dove riesco a dar libero sfogo alle mie falcate. Comincio a prendere il ritmo, ma ecco che la discesa si “incattivisce” e diventa praticamente “incorribile”... il fondo, ora in cemento, completa l'opera! Sono poche centinaia di metri ma i miei arti inferiori, a forza di frenare, non ce la fanno più...

Gli ultimi tre chilometri, perlopiù ondulati, sono un disastro... fatico a mettere una gamba davanti all'altra (maledetta discesa!!!) e li percorro faticando non poco. Solo in prossimità delle ultime centinaia di metri, quando dall'alto riesco a vedere l'inconfondibile gonfiabile, ritrovo le energie per spingere e per chiudere, davanti al pubblico che riempie la zona d'arrivo, dando la parvenza di averne ancora... tempo 1:07'55” (10,4 km.).

Moena, 25 giugno.

Il ritrovo per la seconda tappa è fissato al campo sportivo di Moena.

Si toccheranno ben tre malghe ed attraverseremo paesaggi davvero suggestivi. Molti saliscendi e, anche oggi, una discesa molto impegnativa in mezzo al bosco, resa ancora più difficoltosa dalla presenza di sassi, radici, pigne e, chi più ne ha, più ne metta.

Il cielo è nuvoloso e, poco prima della partenza, comincia addirittura a piovere... solo poche gocce però! Pronti... via!

Le gambe, indolenzite dalla fatica del giorno precedente, non mi consentono di tenere il ritmo che vorrei. Decido quindi di procedere al piccolo trotto nella speranza, cammin facendo, di trovare quella scioltezza che mi permetterebbe di alzare il ritmo. La strada sale fino al km. 5, le pendenze non sono proibitive ma di energie me ne ritrovo poche...

Dopo alcuni saliscendi comincia una rampa che dalla planimetria della tappa non sembrava essere tanto dura... inutile dire che sono assalito dallo sconforto e che mi vedo costretto a camminarla quasi per intero. “Scollino” e riesco finalmente a ritrovare un po' di corsa. Un'altra breve illusione, perché ben presto ci fanno entrare nel bosco e qui, per me, si fa notte fonda...

Vegetazione molto fitta, fondo molto sconnesso ed aggiungiamoci anche il fatto che le lenti dei miei occhiali sono completamente appannate... mi passano in venti, forse in trenta, scuoto la testa pregando che presto, molto presto, finisca questo maledetto tratto di discesa.

Mancano solo 4 chilometri quando lascio il sentiero e mi immetto su strada asfaltata.

Le nuvole hanno lasciato posto al sole e ad uno splendido cielo blu ma ormai, giunto a questo punto, oltre che stanco sono demotivato... tempo 1:30'30” (14 km.).

Canazei, 26 giugno.

Le gambe non ne vogliono sapere di correre... gli strascichi di Soraga e Moena si fanno sentire, eccome se si fanno sentire!!! Gli indolenzimenti sono forti, basta una semplice pressione sui muscoli per farmi sobbalzare!

La giornata è bellissima, la terza tappa non presenta particolari asperità: molto tracciato pianeggiante sulla pista della Marcialonga, breve la salita e breve anche la discesa... l'unica grossa incognita è rappresentata dalle mie condizioni non proprio ottimali.

Il riscaldamento è lungo e molto curato, tanto stretching, tanti massaggi... e tanta buona volontà.

Alle 9.30, puntuale come sempre, ecco il via!

I primi 3 chilometri sono in leggera ascesa e imposto un ritmo che le mie gambe riescono ad accettare... una discesa appena accennata mi conferma che ora le cose vanno meglio e che i dolori muscolari stanno diminuendo.

All'altezza del “Palazzo del Ghiaccio” comincia la salita, un piccolo tratto molto ripido, poi si attraversa la statale e ci si immette nella strada che porta in direzione della chiesa di Alba di Canazei. 

E' uno spettacolo salire e poter ammirare, proprio di fronte, il Gruppo del Sassolungo e, poco più a destra, il massiccio del Sella.

La salita si accentua ma, strano a dirsi, il mio passo non ne risente... mi sembra di aver ritrovato una certa brillantezza. Dopo appena un chilometro si scende su una forestale e, immancabile, arriva anche la deviazione nel bosco. Stavolta, però, il fondo non è malvagio e soffro il giusto...

A Canazei torniamo sul sentiero che costeggia l'Avisio, ora mancano circa 4 chilometri (2 per raggiungere Campitello in leggera discesa, ed altri 2 per tornare a Canazei in leggerissima salita).
Il tratto Canazei – Campitello mi serve per trovare un buon ritmo, gli ultimi 2 chilometri riesco ad aumentarlo ulteriormente e chiudo bene (era ora!!!) ritrovando fiducia ed ottimismo... tempo 1:03'09” (10,5 km.).

Dopo 3 tappe in classifica sono 117° in 3:41'34".


martedì 19 giugno 2012

Val di Fassa Running... -5

L'alta pressione africana è arrivata... la colonnina di mercurio sale di giorno in giorno (ieri a Bologna abbiamo toccato i 35°) ed anche il crescente tasso di umidità ci mette del suo...

Correre, o solo corricchiare, con queste condizioni climatiche, è durissima... le sensazioni, a fine allenamento, sono le medesime già da diverse sedute, al senso di prosciugamento fisico si accompagna un preoccupante svuotamento a livello mentale! :-/

L'appuntamento clou della settimana, in linea teorica, doveva essere rappresentato dalla ripetizione della Palesio - Montecalderaro già provata domenica scorsa, in realtà il collinare (un tantino sofferto) me lo sono "cuccato" il venerdì pomeriggio per lasciar posto, all'alba della domenica, a un progressivo che mi ha visto un tantino imballato per gli strascichi della fatica sostenuta solo 36 ore prima.

La Val di Fassa Running è alle porte e non riesco a rendermi conto di quale sia il mio stato di forma. Certamente non sono al top, sono tuttavia consapevole del fatto che, in fase di preparazione, di chilometri ne ho macinati parecchi, nonostante tutto, però, non ho la più pallida idea di come affrontare le cinque tappe... troppe incognite mi si stanno prospettando...

Pochi giorni per recuperare un po' di brillantezza, un paio di allenamenti ancora poi, finalmente, l'avventura avrà inizio! :-)

lunedì 11 giugno 2012

Val di Fassa Running... -13

Un'attesa che si protrarrà ancora per un paio di settimane, dopodiché a Soraga, la mattina del 24 giugno, prenderà il via la prima edizione della Val di Fassa Running!

Dal 24 al 29 giugno si correrà lungo sentieri, boschi e strade montane; il programma prevede cinque tappe in sei giorni (il mercoledì è dedicato al riposo) per la gioia degli amanti dello sport all'aria aperta e per coloro che apprezzano paesaggi unici che solo le Dolomiti fassane sono in grado di offrire.

Sto cercando di eliminare le scorie della Cortina - Dobbiaco e l'obiettivo di queste due settimane che mi separano dalla manifestazione, sarebbe (mai, come in questo caso, il condizionale è d'obbligo...) quello di arrivare bello carico a quello che per me rappresenta ormai un tradizionale appuntamento di fine giugno.

Non sarà facile... i tendini delle caviglie sono doloranti ed anche entrambi i talloni mi stanno facendo tribolare, ma soprattutto è la testa che deve accettare il fatto che, per ritrovare una condizione decente, ci sarà bisogno di tanto impegno, naturalmente anche fisico, nei prossimi allenamenti.

Ieri mattina ho affrontato la Palesio - Montecalderaro: oltre 6 km. di ascesa con pendenza media del 6,7%. Salita abbastanza impegnativa caratterizzata da continue rampe (di cui due al 16% ed una al 22%) e da alcuni tratti in falsopiano (uno anche in leggera discesa) molto utili a far recuperare un po' di brillantezza...

Non è stata una semplice passeggiata... essendo praticamente a digiuno di allenamento in salita ho scelto di spingere senza mai, però, andare fuori giri. Considerato che non conoscevo il percorso posso tranquillamente affermare di averla gestita bene! 40'39" il tempo finale al passo medio di 6'43"

La discesa l'ho poi affrontata ad andatura turistica, ad eccezione del consueto sussulto dell'ultimo chilometro... una mezz'oretta facile facile che mi è servita per defaticare le gambe indurite dalla salita. 

Domenica prossima ci si riprova. Obiettivo? Sotto i 40'...

mercoledì 6 giugno 2012

Cortina - Dobbiaco Run 2012


Il countdown è terminato... quando apro gli occhi l'orologio segna le 5.30 del mattino di domenica 3 giugno... è il giorno della CD Run!
Alle 6 in punto scendo per una colazione a base di carboidrati (pane, nutella, marmellata) e un bel bicchiere di succo di frutta; scambio quattro chiacchiere con un ragazzo di Reggio Emilia che, al debutto nella Corsa delle Dolomiti, è sconcertato dal fatto che gli toccherà partire dall’ultima griglia. Lo tranquillizzo rivelandogli che il sentiero comincerà dopo qualche chilometro e che c’è quindi la possibilità di guadagnare diverse posizioni prima che gli spazi si riducano drasticamente. Per la cronaca, il mio interlocutore riuscirà, di lì a poche ore, a chiudere in 2 ore e 11 minuti! Complimenti davvero!
Dopo i saluti e il reciproco “in bocca al lupo” lascio l'albergo e raggiungo la stazione di Dobbiaco dalla quale partono, una dietro l'altra, le navette che porteranno i concorrenti alla partenza di Cortina. Ci sono tante nuvole, anche basse, però non piove. Il tragitto dura una quarantina di minuti, cosicché alle 7.40 mi ritrovo già all'interno del Pala Audi con il volume degli auricolari a palla nell'auspicio che la musica mi entri dentro e riesca ad allentare la tensione che, inevitabilmente, avverto.
Mi guardo attorno nella speranza di individuare qualche viso a me conosciuto, ma dei miei compagni della polisportiva non vi è traccia… Decido allora di cambiarmi, mi dedico a qualche esercizio di stretching e poco prima delle 9 consegno la mia sacca degli indumenti. Scorgo finalmente una canotta blu della Porta Saragozza, dribblo la folla di runners, sempre più numerosa, che occupa il piazzale, lo raggiungo e gli domando dove si trovano gli altri; la sua risposta è vaga, sembra che non ne abbia idea, l'unica cosa chiara è che deve necessariamente correre in bagno…
Mi riprometto di aspettarlo, ma dopo pochi minuti l’organizzazione comincia a chiamare i concorrenti per accompagnarli presso l’apposito settore di partenza. Tergiverso (forse nei bagni c’era una fila esagerata), ma quando mi accorgo che la ragazza con la bandiera rossa sta uscendo dal mio campo visivo, mi affretto a raggiungerla… pazienza, avrò modo di scambiare qualche chiacchiera più tardi…
Alle 9.15 mi trovo già all’interno della mia gabbia, controllo che il mio 1194 rosso sia ben spillato sulla maglietta nera, verifico che le Rider 13 siano ben allacciate e mi assicuro che il GPS sia funzionante… è tutto a posto, non resta che correre!
Qualche battuta con altri concorrenti poi, senza alcun preavviso da parte dell’organizzazione, il via…
La partenza, com’è prevedibile, procede molto a rilento… i primi chilometri attraversano Cortina e li percorro senza troppi affanni gustandomi appieno gli applausi e gli incitamenti del pubblico presente a bordo strada.
Dopo quasi 3 chilometri lasciamo la strada asfaltata ed imbocchiamo lo sterrato che ci accompagnerà fino all’ultimo chilometro; la pendenza si accentua, ma si tratta solo di un piccolo strappetto, cominciamo finalmente a percorrere il largo sentiero in mezzo al bosco.
Al 5° km. (28’24”) tutto procede senza intoppi, le uniche insidie sono rappresentate, più che dal fondo sassoso, dai sorpassi, talvolta un tantino azzardati, di altri runners alla spasmodica ricerca di posizioni più consone al loro valore… ci infiliamo in una prima galleria, poi eccone una seconda... al 10° km. (56’58”) mantengo alla grande l’andatura che mi ero prefissato e che, se rispettata, mi porterebbe ad un tempo finale molto vicino alle 2 ore e 35 minuti, obiettivo molto intimo che avevo evitato di sbandierare ai quattro venti (quello più noto, dichiarato alla vigilia era “sotto le 2h40m").
La corsa prosegue relativamente tranquilla... poco prima del 12° km. è posizionata una pedana per il rilevamento del tempo intermedio e lì, proprio in quel momento mi accorgo che il caldo e l'eccessiva umidità, cominciano a darmi fastidio. Qualche chilometro in falsopiano poi finalmente comincia la discesa... passo al 15° km. in 1:24'17”, tutto secondo programma a parte la fatica che comincia a farsi sentire... mi irrigidisco, ma le gambe rispondono bene... tiro un sospiro di sollievo e comincio a spingere, ma non troppo, non vorrei ritrovarmi di lì a poco svuotato di energie... 16° km... 17° km... mi convinco sempre più che “al 20° aumento l'andatura e chiudo in bellezza!!!”
Succede poi quello che non ti aspetti, o meglio, quello che temevi e speravi che non succedesse... ho sete, tanta sete, il caldo ora si fa davvero sentire... una breve sosta al ristoro in prossimità del 19° km. per un po' d'acqua poi riparto, anzi, vorrei ripartire, ma un peso sullo stomaco non mi permette di farlo... mi fermo ancora... qualche respiro a pieni polmoni e ci riprovo... niente da fare... altra breve sosta e finalmente mi sento più libero... ora riparto davvero, comincio a spingere, ma ben presto mi accorgo che le cose non girano come avrebbero dovuto girare... al 20° km. il cronometro segna 1:50'52" ora sono in ritardo sulla mia tabella di marcia, ma soprattutto ho perso tutte le forze e il pensiero che al traguardo mancano ancora 10 lunghi chilometri mi atterrisce...
I 5000 metri successivi sono durissimi... ho una sete bestiale, lo stomaco mi dà la nausea e gli sprazzi di corsa sono ora intervallati da tratti che riesco a percorrere sono camminando... finalmente arriva il ristoro posizionato nei pressi del 24° km., mi faccio dare una bottiglia e me la scolo, a piccoli sorsi, quasi per intero... passo di fianco al cartello del 25° km. in 2:20'08"...
Abbandono la bottiglia e riparto... piano piano... mi sembra di poter addirittura accelerare... accelero... la pendenza favorevole mi aiuta... realizzo di esser riuscito a corricchiare per 10 minuti abbondanti senza la necessità di fermarmi... ancora 3 chilometri ed è fatta... al diavolo i propositi di PB, adesso, quello che voglio fortissimamente, è finire 'sta maledetta gara!
Finalmente arrivo all'ultimo chilometro, lasciamo il sentiero ed imbocchiamo un pezzo di strada asfaltata... mi sento veramente male, ma attorno a me scorgo tanta altra gente sofferente... il calore del pubblico ci spinge a compiere le ultime centinaia di metri che non finiscono mai... una curva a gomito verso destra... la voce dello speaker... riesco pure a superare qualche concorrente... cerco di scorgere tra le persone appoggiate alle transenne i miei supporters che, col mio ritardo sul tempo di marcia, non vorrei aver fatto preoccupare.
La struttura con la scritta FINISH è a un tiro di schioppo... ancora poche falcate e posso finalmente buttarmi a terra... il tempo ufficiale supera le 2 ore e 46 minuti, ma il real time reciterà poi 2:45'33”... stremato, ritiro la medaglia e il pacco viveri. Esco dalla zona transennata scortato da Serena, Ricky e Francy che mi bombardano di domande alle quali, per sfinimento, non riesco a dare risposta. Cerco e trovo uno spicchio d'erba non troppo affollato sul quale potermi finalmente sdraiare...
Faccio fuori tutte le bevande che mi capitano a tiro... non riesco ancora a rialzarmi, supplico quindi Serena di andarmi a ritirare la borsa depositata presso il TIR numero 2... lei si incammina, i bimbi non mi chiedono altro, ora sono impegnati con PSP e Nintendo e io posso cominciare a riflettere sulla gara... fa davvero male concluderla in quello stato!
Sono passate 72 ore, ed ogni giorno che passa maturo sempre di più la consapevolezza che anche le gare disgraziate come quella da poco conclusa, possono insegnarti qualcosa...
Almeno lo spero..

lunedì 28 maggio 2012

Cortina - Dobbiaco Run 2012... -6

Ormai ci siamo... sei giorni soltanto...

Venerdì si parte e l'attenzione è quasi rivolta esclusivamente alla condizioni meteo che accompagneranno l'esercito dei 4.500 da Cortina a Dobbiaco.

C'è poco da stare allegri, pare proprio che ci toccherà trascorrere anche il prossimo week-end con ombrelli e maglioni a portata di mano... acqua, freddo e la possibilità che qualche fiocco di neve faccia la sua comparsa proprio nel corso della mattinata di domenica! Auguri!!! :-(

Gli ultimi allenamenti mi hanno fatto ritrovare un po' di ottimismo: 15 km. in progressione venerdì ed un collinare di 13 km. sulle colline di Ozzano ieri mattina... buone sensazioni, gambe a posto e morale in ascesa! :-)

giovedì 24 maggio 2012

Cortina - Dobbiaco Run 2012... -10

Mancano pochi giorni... la CD Run si avvicina...

Se da un lato l'adrenalina comincia a farsi sentire, dall'altro devo fare i conti con uno stato di forma poco soddisfacente. Il calo di condizione c'è, eccome se c'è...

Domenica, alla Strapanaro, pregustavo una mezza maratona tranquilla, da correre al passo di 5'00" al chilometro. Si è rivelata, al contrario, una sofferenza totale!

Ieri pomeriggio, dopo due giornate di completo relax, avevo una seduta di 8 ripetute sui 1000 metri... dopo la sesta, e con tempi di recupero sconcertanti rispetto a quelli preventivati, ho dovuto alzare bandiera bianca.

Sono arrivato ad una conclusione: quella di domenica non si è trattata di una semplice "giornata no" e l'ultimo allenamento mi ha confermato che la spia rossa si è accesa, sono in riserva, sono STANCO... proprio adesso che la gara, che per me rappresenta l'evento clou della stagione, è alle porte!

Basteranno dieci giorni per farmi ritrovare la giusta brillantezza?

Oppure dovrò riporre in un cassetto tutti i miei propositi di PB e accontentarmi di una "passeggiata" con vista sulle Tre Cime? :-/